credere/condividere

Nella parashà di Vayerà assistiamo a un miracolo straordinario. Una donna di 90 anni, Sarah, partorisce un figlio. Un commentatore contemporaneo afferma che tale miracolo avviene soltanto dopo che Sarah si è convinta e ha creduto alla possibilità del miracolo (all’inizio Sarah reagisce ridendo, esprimendo così il suo scetticismo). La storia ebraica è piena di miracoli e spesso ci si è trovati di fronte a strade che sembravano senza uscita, a situazioni apparentemente disperate. Il popolo ebraico ne è sempre uscito e, a volte, la situazione difficile è stata un’occasione di crescita. I miracoli avvengono ma perché avvengano è necessario crederci. Dall’ultima riunione di Consiglio dell’Ucei è emersa una situazione indubbiamente critica dell’ebraismo italiano. E’ sicuramente necessaria un’inversione di tendenza. Affinché ciò avvenga è necessario impegno, ma soprattutto emunà.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano

John McCain perde le elezioni e promette di collaborare col vincitore. Barack Obama vince le elezioni e vuole avere nel governo suoi avversari politici. George W. Bush chiude la presidenza con un summit durante il quale chiede ai leader delle maggiori economie del Pianeta di avere fiducia nel successore “anche se non siamo dello stesso partito”. Obama ringrazia Bush per i consigli ricevuti e l’accoglienza nello Studio Ovale. A Washington c’e’ un clima bipartisan che si spiega con due esigenze condivise da tutti i cittadini: proteggere il Paese dalla incombente minaccia di nuovi attacchi terroristici e far crescere l’economia aggredita dalla recessione.

Maurizio Molinari, giornalista