Quel pensionato che vola in alto

Credo che nessuno possa risentirsi se affermo che con l’intervento del “pensionato” Vittorio Dan Segre,ascoltato in “religioso silenzio” e pur non mancando certamente molti spunti di dibattito anche in quanti lo hanno preceduto, si e’ “volato alto” con un mix di realistica analisi unito pero’ ad un messaggio di ottimismo concreto e qiundi assolutamente non “d’ufficio”.
Iniezione assai utile per riportare il percorso di questo Moked,ancora una volta di grande interesse, proiettato in avanti e, per mutuare un concetto anglosassone,orientato a vedere le difficolta’ più’ come opportunità che mancate occasioni (mi riferisco ad accenni intervenuti nella giornata denotati da un pessimismo che sembra avere origini essenzialmente nella delusione derivante dal naufragio di esperienze alle quali si e’ guardato con speranza).
Hazak quindi,ancora una volta, agli organizzatori ed uno spunto,magari per future occasioni, affinche’ si approfondisca maggiormente il contributo millenario del “sionismo religioso” ma anche il concetto di “laicita’” molto spesso accennato anche in questo Moked ma sempre nell’accezione,non certo esaustiva, di “areligioso” od “antireligioso”.

Gadi Polacco
Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane