Milano, luce di Chanukkà

Piazza Duomo è affollatissima. Domenica prima di Natale, tempo di regali e panettoni. Ma in piazza San Carlo, a due passi da San Babila, a farla da padrone sono bomboloni e candeline. È la prima sera di Chanukkà, celebrata come ormai è tradizione a Milano con l’accensione della grande Chanukkià pubblica. La gente della Comunità è tanta, così come i curiosi che tra una vetrina e l’altra non mancano di avvicinarsi per dare un’occhiata. A dare il benvenuto a pubblico e autorità presenti è Rav Levi Hazan, che accoglie e ringrazia a nome del centro Chabad e della Comunità il vicesindaco Riccardo De Corato, il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, e l’assessore alla Qualità, Servizi al Cittadino e Semplificazione, Servizi Civici Stefano Pillitteri. Tutti tengono a sottolineare il contributo e la luce dati alla città dalla Comunità ebraica milanese, grazie alla combinazione di identità e, allo stesso tempo, integrazione che la caratterizza. Chanukkà è la festa della luce che porta gioia e speranza a tutti e simboleggia il miracolo della salvezza fisica e spirituale del popolo ebraico e dell’idea monoteista avvenuta quasi 2200 anni fa, spiega Rav David Sciunnach. E la stessa convinzione animava Rav Gavriel Holztberg, vittima della strage di Mumbay, che aveva organizzato una Chanukkià pubblica al centro della città appena arrivato, come ricorda commosso Rav Levi, suo compagno in Yeshiva a New York. Il Presidente della Comunità Leone Sued ringrazia gli intervenuti sottolineando il grande significato di libertà che assume questa accensione pubblica, prima di recitare la Berachà ed accendere le candele del candelabro posto accanto a quello elettrico. Poi finalmente la festa comincia. Le note di Maotzur risuonano nell’aria fredda,cantate dagli alunni delle elementari della scuola del Merkos, si canta, si balla, mentre vassoi colmi di bomboloni si materializzano da tutte le parti, insieme a candelabri e candeline da
distribuire a chi non ne avesse in casa. È uno di quei momenti in cui l’ebraismo milanese si fonde nella città per dare vita a una grande celebrazione.

Rossella Tercatin

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