timore/Diaspora

“…..colui per il quale il timore della trasgressione precede la sapienza, la sua sapienza si mantiene; ma colui per il quale la sapienza precede il timore della trasgressione la sua sapienza non si mantiene….” (Pirqè Avòt, 3; 11). Secondo i nostri Maestri il timore ha la funzione di ingenerare nell’uomo umiltà e purezza di cuore. Viceversa, l’arroganza e l’egoismo sono ingredienti di una sapienza che si trasforma facilmente in strumento di potere ed esibizionismo. Il senso della responsabilità è pertanto privilegiato all’erudizione poiché una sapienza dissociata dall’altruismo può trasformarsi in un futile gioco intellettuale. Nella lingua ebraica la parola acharaiut responsabilità, include la parola acher l’altro, le cui prime due lettere costituiscono la parola ach fratello ….la cui prima lettera è una Alef il paradigma della nostra ipseità.

Roberto Della Rocca, rabbino

Forse non è consuetudine, su e giù per questa vetrina, lanciare complimenti. Ma tant’è. Il libro di Anna Foa, “Diaspora” (appena pubblicato da Laterza) mi ha scosso e affascinato al tempo stesso. Perché attraverso l’indagine, il racconto, la disamina, l’autrice mette allo scoperto quel meccanismo della storia intorno al quale vagavo confusamente da tempo, senza riuscire a definirlo. La vera portata rivoluzionaria del rapporto fra ebrei e modernità sta in quel capovolgimento drastico per cui dopo millenni di resa a simboli altrui, essi prendono in mano il proprio destino. E questo proprio nel secolo la cui cifra indicativa – per noi così come per gli altri – sembra essere la Shoah. Con questo libro, Anna Foa dà alla parola “emancipazione” una pregnanza tutta nuova. Per me illuminante.

Elena Loewenthal, scrittrice