parashà/scuola
Lo scorso shabbat è stata letta la parashà di Parà. Si tratta del brano di Torà in cui si parla della purificazione di una persona che sia impura per contatto con un morto. Secondo i nostri Maestri questo passo è il hok per antonomasia. Per hok si intende una mitzvà di cui non conosciamo il senso. Ci sono varie mitzvòt di questo tipo ma questa, secondo i chakhamìm, è la più incomprensibile perché è contraddittoria. La cenere di mucca rossa purifica le persone impure ma rende impuro chi si occupa di questa purificazione. Questa parashà comincia con le parole “Zot chukkàt hattorà” – questo è il hok della Torà, non il hok della parà ma della Torà intera, quasi a voler dire che tutta la Torà ha le stesse caratteristiche della mitzvà della mucca rossa. A quali caratteristiche ci si riferisce? Una delle risposte possibili è che per poter vivere un rapporto intenso e duraturo con la tradizione ebraica bisogna essere anche disposti a vivere le contraddizioni che la vita ebraica ci presenta.
Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano
A Hollywood, Florida, ha aperto i battenti “Ben Gamla”, la prima scuola elementare pubblica degli Stati Uniti dove si insegna solo in lingua ebraica e inglese. Il 90 cento degli alunni sono ebrei, il 50 per cento figli di israeliani e, essendo pubblica, è aperta a tutti. Gli alunni apprendono la storia di Anna Frank, Harry Houdini e Albert Einstein assieme a quella di Washington, Jefferson e Lincoln. Il boom di iscrizioni si deve al fatto che è gratis e, in tempo di crisi, così molte famiglie tendono a lasciare le scuole ebraiche private per quella pubblica.
Maurizio Molinari, giornalista