Le strane vicende di una proposta controversa

In questi giorni è tornata alla ribalta la già celebre proposta di legge n.1360, presentata alla Camera da 40 deputati, capitanati dall’on. Barani, dal titolo apparentemente innocuo (“Istituzione dell’Ordine del Tricolore e adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra”) e dal contenuto esplosivo.
L’articolo 2 individua infatti tra i soggetti destinatari della nuova onorificenza non solo i militari delle Forze armate ed i partigiani ma anche i “combattenti nelle formazioni dell’esercito nazionale repubblicano durante il biennio 1943-1945”, equiparando di fatto gli uni agli altri.
Non intervengo sul contenuto, già illustrato e commentato molte volte, ma mi limito a due brevi considerazioni di ordine procedurale:
1.la proposta di legge era stata illustrata dal presidente della Commissione Difesa della Camera, che ne aveva avviato l’esame il 12 novembre 2008, per mai più proseguirlo, alla presenza del sottosegretario alla difesa Giuseppe Cossiga, che (è scritto nel resoconto della seduta) “si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito”, preferendo glissare su un argomento certo spinoso;
2.è curioso e certo non frequente che sia il Presidente del Consiglio ad annunciare il ritiro di una proposta di legge di iniziativa parlamentare, che è ovviamente nel pieno dominio dei suoi numerosi sottoscrittori, a partire dal primo dei 40 firmatari: suona infatti come un atto di imperio nei confronti di questi ultimi.

Valerio Di Porto, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane