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educazione/razzismo

Nel tentare di esprimere un pensiero che sintetizzi le molteplici e stimolanti riflessioni emerse sull’educazione ebraica in occasione del Moked di Milano Marittima non posso che rifarmi alle parole del commento di Rashì a Genesi 14, 14: “ Chinùch è educazione nel senso di inaugurazione, iniziare una persona negli strumenti che gli serviranno in futuro…..”. La stessa etimologia chinùch si riferisce ai concetti di iniziazione, dedicazione, avviamento e va quindi ben oltre all’insegnamento. Come una casa la si inaugura solo dopo averla costruita e arredata così per l’educazione possiamo dire di aver lanciato il nostro insegnamento solo quando siamo certi di aver riempito una persona di contenuti seri e radicati nel tempo.

Roberto Della Rocca, rabbino

Chi meriterebbe il giudizio più severo fra Nicola Pende e Agostino Gemelli? A mio avviso, senza dubbio Agostino Gemelli. Pende e Gemelli condividevano la stessa visione dell’eugenetica e del razzismo e, non a caso, fu Gemelli a farsi garante nei confronti del Vaticano della bontà del razzismo spiritualistico di Pende, come è provato da diverse testimonianze. D’altra parte, Gemelli manifestò sentimenti antisemiti di una virulenza allucinante, di cui Pende non diede prova anche nei momenti peggiori. Eppure, buona parte del mondo cattolico è impegnato nella commemorazione di questo personaggio imbarazzante. Va detto, a onor del vero, che diverse analisi della sua opera hanno teso a prenderne le distanze, ma con molta prudenza. È una prudenza che dovrebbe far venire in mente l’esperienza del comunismo italiano. Tanti equilibrismi e distinguo – “errori”, “perdite di spinta propulsiva”, “contraddizioni”, ecc. – non soltanto non sono serviti, ma hanno combinato un disastro che ci sta di fronte agli occhi, facendo sì che intere generazioni non assimilassero il corretto giudizio di quelli che erano crimini e basta. Non sarebbe il caso di trarre insegnamento da queste esperienze e buttare a mare con decisione un passato che, con tutta la buona volontà, è decisamente irrecuperabile?

Giorgio Israel, storico della scienza