Da Gheddafi al presidente Obama

In queste ultime settimane la nostra attenzione è stata sollecitata da più vicende e
notizie di profilo internazionale. La vicenda della visita del leader libico in Italia ha
riguardato sicuramente gli ebrei italiani e in particolare gli ebrei libici residenti in
Italia (italiani e non) che hanno dovuto lasciare quel paese lasciando tutto e che da più
di quarant’anni, aspirano a trovare rispetto ed eventuali forme compensative.
Nella vicenda delle elezioni in Iran abbiamo assistito invece alla richiesta dei giovani
dell’UGEI (Unione giovani ebrei italiani) di dedicare una via agli studenti iraniani. Il
viaggio di Obama e il discorso di Netanyahu ci riguardano e c’interessano in
considerazione dell’imminente visita in Italia del primo ministro dello Stato d’Israele.
Il mio è quindi un invito all’approfondimento in sede nazionale.
Si tratta infatti di temi con cui ci confronteremo sempre di più a livello europeo, dove ad esempio abbiamo come UCEI un consigliere italiano del Congresso ebraico europeo nella commissione dello stesso per i rapporti con il Parlamento della UE e soprattutto a livello mondiale. Sarà anche banale ripeterlo, ma viviamo in un villaggio globale.

Riccardo Hofmann, consigliere UCEI