Gilad, cittadino di Roma

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha conferito la cittadinanza onoraria a Gilad Shalit. Alla fine di una giornata densa di appuntamenti con le istituzioni italiane e capitoline, Noam Shalit, padre del soldato israeliano rapito, ha ritirato la pergamena simboleggiante il conferimento onorario per il figlio. Un lungo applauso ha accompagnato il momento della consegna. Alla cerimonia, come anche agli altri appuntamenti della giornata, presenti, fra gli altri, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e l’ambasciatore di Israele Gideon Meir. Alemanno, nel suo intervento ha affermato di provare “un’emozione da sindaco e una da uomo e padre”. Conferire la cittadinanza a Shalit, per il primo cittadino, “é un gesto di alto valore simbolico con cui Roma sceglie di salutare i valori della vita, della solidarietà, del rispetto dei diritti della persona umana”. Dall’altra parte rappresenta un mezzo per rilanciare il messaggio che “non si può vincere usando la violenza, il rapimento e il ricatto”. Quello espresso nell’aula Giulio Cesare, ha sottolineato il sindaco, “é il severo giudizio di Roma nei confronti dei rapitori”. Noam nel ringraziare i presenti ha mosso un appello: “Non dobbiamo mollare, continuiamo la lotta perché Gilad torni a casa”.