Ritorno in Polonia

“Zyd” in polacco vuol dire “ebreo.” Qui, su un manifesto davanti al teatro di Bielsko Biala, una città nella Polonia meridionale, la parola e’ scritta in un modo da sembrare quasi una minaccia. E’, invece, un monito. “Zyd” è il titolo di un testo teatrale di Artur Palyga premiato l’anno scorso come un tentativo “onesto, coraggioso e preciso” di saldare i conti con un passato difficile. L’opera tratta di un gruppo di insegnanti in una scuola in una piccola città di provincia che sta preparando la visita di un ospite scomodo, un ex-alunno ebreo, nato prima dello Shoah quando più della meta degli abitanti erano ebrei, che è sopravvissuto alla Shoah e ora vive in Israele. “Zyd” utilizza l’arte teatrale per confrontare e esaminare antisemitismo e potere profondo degli stereotipi. Fa parte di un dibattito senza fine in Polonia sul rapporto lungo, complesso e tormentato fra ebrei e polacchi cattolici. Palyga stesso ha definito l’ebraismo un “tormento nazionale.”

Ruth Ellen Gruber

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