Giornalisti: forti critiche all’eclusione di Israele

“Esprimiamo forte stupore e dissenso sulla decisione assunta dalla Federazione internazionale dei giornalisti di espellere la branca israeliana affiliata all’Ifj”. Lo ha detto il Presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti, Giovanni Negri, intervenendo in merito all’esclusione del sindacato israeliano dei giornalisti dall’organizzazione internazionale.
Le dichiarazioni dell’esponente sindacale dei giornalisti italiani si aggiungono alle molte voci che nelle redazioni e nella Federazione Nazionale della Stampa Italiana (il sindacato dei giornalisti italiani) stanno protestando contro il coinvolgimento italiano in una decisione di cui i quotidiani Il Foglio e il Corriere della sera hanno già evidenziato gli effetti nefasti e inquietanti.
Assume alto significato simbolico – ha aggiunto Negri – il fatto che mentre si espellevano (o si autoespellevano) i colleghi israeliani dall’Ifj, il Segretario nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, che rappresenta tutti i giornalisti italiani, si trovava a Dachau, dove ha reso omaggio alle vittime dell’Olocausto e ha annunciato la sua partecipazione in prima persona nei prossimi giorni alla sessione di studio e di lavoro organizzata della redazione nazionale del Portale dell’ebraismo italiano.
Siddi, che sta rientrando in queste ore a Roma, ha fra l’altro annunciato un proprio intervento sulla vicenda.
“La decisione – afferma Negri – sembra sia di natura amministrativa, legata al fatto che il sindacato israeliano ha rifiutato di pagare le quote associative. Anche se questa fosse davvero la motivazione ufficiale non è comunque sufficiente per giustificare un atto contro il pluralismo e la libertà di opinione sempre difesi da tutti i giornalisti italiani. La situazione politica in Medio Oriente è delicatissima: occorrerebbero equilibrio, forte diplomazia, determinazione per porre fine a conflitti devastanti che durano da troppo tempo. E su questo terreno il ruolo della stampa è determinante. La nostra posizione è euroatlantica, con Israele e per la libertà del popolo palestinese: due popoli, due Stati. Per il momento sembra aver vinto l’ala radicale dell’Ifj che ha ottenuto l’unanimità nel prendere la decisione di espulsione, quindi anche con il voto del rappresentante italiano”.
I giornalisti italiani sono attualmente rappresentati nella Federazione internazionale da Paolo Serventi Longhi, che negli anni scorsi ha ricoperto l’incarico di segretario Fnsi e attualmente dirige il settimanale della Cgil Rassegna sindacale.
“Siamo a conoscenza – ha concluso Negri – del disagio e del dissenso dei giornalisti israeliani sulla “linea politica” dell’Ifj e che il non pagare le quote possa essere stato l’escamotage per uscire da un’organizzazione della quale non condividono le idee. Ebbene il “governo” della Federazione Nazionale della Stampa si è sempre saputo distinguere per interventi tesi ad allentare ad ogni costo le tensioni, le incomprensioni. E’ questo il ruolo che abbiamo sempre svolto. Noi non confondiamo il ruolo dei giornalisti con i poteri degli Stati, perché siamo per una vera libertà di stampa”.