…Libia

Sono fra quelli, lo confesso, che non capiscono perché il governo italiano ci tenga tanto ad andare a omaggiare un dittatore da smarcarsi per questo dalla politica non solo della UE ma anche degli Stati Uniti. Già lo spettacolo di Gheddafi a Roma era stato indecoroso per la dignità del nostro Paese. Cosa succederà ora? Il terrorista Al-Megrahi è stato accolto da Gheddafi come un eroe. Se sarà al suo fianco nella cerimonia, mentre in cielo sopra di lui volano le Frecce tricolori, solo allora valuteremo se abbandonare o no la festa di Gheddafi? Non è così che si riparano i guasti di un colonialismo selvaggio, quello italiano in Libia. C’è in tutto questo un fascino perverso della dittatura, come già nella nostra politica verso Putin. La prossima volta potremmo mandare degli osservatori nei tribunali di Teheran per studiare una riforma dei nostri codici.

Anna Foa, storica