Giornata della Cultura Ebraica – Musica, cibi, spettacoli e incontri Appuntamenti di dialogo da Nord a Sud
Un gioioso corteo nuziale a Firenze, la tavola di Pesach ad Ancona e un’Havdalah in piazza a Trieste. E poi Indiana Jews, la caccia al simbolo perduto organizzata dal Museo ebraico di Roma; il viaggio nelle antiche vie del ghetto ad Asti; il pranzo ebraico a Finale Emilia. E ancora libri, letture, teatro e musica, visite guidate, mostre e incontri culturali. Con un appuntamento di grande suggestione al Sud dove “Negba – Verso il Mezzogiorno”, primo Festival della cultura ebraica in Puglia, proporrà fino al 10 settembre una fitta scaletta d’appuntamenti d’approfondimento, musica, spettacoli e mostre da Bari a Otranto, da San Nicandro Garganico a Trani a Lecce.
Fervono ormai in tutte le Comunità ebraiche i preparativi per domenica prossima, Giornata europea della cultura ebraica, promossa dall’Ucei sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, del ministero per i Beni e le attività culturali e del ministro per le politiche europee e, per la parte pugliese, in collaborazione con la Regione Puglia. Un evento sempre più amato dal pubblico, che lo scorso anno ha richiamato oltre 50 mila persone e che anche in questa decima edizione, dedicata al tema delle feste e tradizioni, promette occasioni importanti per approfondire il dialogo e la conoscenza dell’ebraismo.
Quest’anno i centri coinvolti saranno 59, quasi il triplo delle Comunità ebraiche, per il coinvolgimento di tantissime località che nel nostro territorio conservano memorie significative di vita ebraica pur in assenza di strutture comunitarie. E a imprimere un significato particolare, la svolta a sud, terra dov’è in atto negli ultimi anni una significativa rinascita dell’ebraismo.
“In quest’edizione – spiega il presidente dell’Ucei Renzo Gattegna – abbiamo trovato il coraggio di lanciarci per la prima volta in un’emozionante avventura diretta verso il Meridione. Si tratta solo del primo passo verso la riscoperta di un intero capitolo della storia italiana e della storia ebraica”. “L’emozione è grande – continua – perché avere alle spalle cinquecento anni di vuoto fa venire le vertigini, perché è sconvolgente sollevare il velo di silenzio per scoprire una realtà storica rimasta, non per caso, così a lungo sconosciuta. La forza e la determinazione per affrontare questa prova sono certamente scaturite dal consenso, dalla solidarietà, dall’interesse e dalla sincera volontà di conoscenza di cui gli ebrei in questo momento si sentono circondati in Italia”.
Dopo cinque secoli tornerà così alla ribalta la vicenda illustre dell’ebraismo pugliese in una serie d’appuntamenti che, gettando uno sguardo nuovo sull’identità ebraica anche attraverso il festival teatrale diretto da Gioele Dix, vedranno un intreccio strettissimo con il territorio, ribadito dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
“La rinascita in atto dell’ebraismo pugliese – dice – ci rimanda a una delle radici più forti che attraversano il nostro Meridione e suscita in tutti noi una forte emozione. E per la Puglia la riscoperta del suo ebraismo si lega in modo inestricabile ai temi della pace, della solidarietà e della fratellanza dei popoli significando una straordinaria possibilità in più di perlustrare la nostra stessa umanità”. E quest’opportunità di riflessione e d’incontro è forse il segreto principale del crescente successo ottenuto dalla Giornata della cultura ebraica nel nostro Paese in una partecipazione che, sottolinea Yoram Ortona, consigliere Ucei delegato alla manifestazione, rappresenta senz’altro il migliore antidoto contro l’antisemitismo e l’intolleranza.
Daniela Gross