Giornata della Cultura Ebraica – Feste, incontri e arte da Torino ad Asti da Casale Monferrato a Vercelli
Da Torino ad Asti, da Casale Monferrato a Cuneo, senza dimenticare Biella, Vercelli, Alessandria e molte altre. Lungo tutto il Piemonte saranno tante e varie le iniziative per la decima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Incontri, visite guidate alle sinagoghe, mostre e concerti daranno così la possibilità ai visitatori di conoscere e scoprire luoghi e tradizioni del mondo ebraico. Un’iniziativa importante, dunque, che come ricorda il presidente della Comunità di Torino, Tullio Levi (nell’immagine), non può rimanere circoscritta ad una sola giornata ma deve inserirsi in un percorso più ampio perché “l’ebraismo italiano è in grado di fare cultura tutto l’anno”. “In un momento difficile come questo – sottolinea il presidente – uno dei compiti della comunità ebraica è quello di ribadire valori come uguaglianza, diritti alle minoranze e libertà d’espressione”.
Lo si può fare anche facendo festa insieme, in una sede eterogenea come il quartiere torinese di San Salvario, luogo di vita e d’incontro per diverse culture. La Giornata della Cultura Ebraica prende il via a Torino proprio qui, nel Centro sociale della Comunità, dove alle 10 si tiene un incontro dal titolo “Mazal Tov! Dalla nascita al matrimonio”con Vittorio Dan Segre, Franco Segre e Shemuel Lampronti dedicato alle feste e alle tradizioni nella vita ebraica, leitmotiv della manifestazione di quest’anno. Alle 18 si parla invece di “Shabbat la regina e il ruolo della donna”, con Anna Segre, Ori Lampronti, Ruth Mussi e Nedelia Tedeschi
A trasmette speranza ci pensa la mostra “L’arte unisce” di dieci giovani artisti israeliani dell’Accademia Betzalel di Gerusalemme. Le opere verranno allestite di fronte alla sinagoga di Torino, in Piazzetta Primo Levi, e sono state prestate alla Comunità dalla città di Torre Canavese.
A Casale Monferrato si comincia invece già il 5 settembre con il concerto, alle ore 21.30 nella sinagoga di vicolo Salomone Olper, del coro diretto dal maestro Giulio Castagnoli; in programma l’interessante esecuzione di canti della tradizione popolare rielaborati in chiave classica. Il giorno seguente, come ricorda Claudia De Benedetti, vice presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, sarà inaugurata alle 10 l’apertura del cantiere del cimitero ebraico di Moncalvo. Quasi contemporaneamente, al tempio di Casale verrà presentato “Case della vita, i cimiteri ebraici”, ricerca a cura di Raffaela Biscosi sui cimiteri di Casale Monferrato e Moncalvo.
“Assieme a Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola – spiega Claudia De Benedetti – abbiamo creato, con le iniziative della Giornata Europea della Cultura Ebraica, un punto di partenza per aprire un programma molto più vasto, che durerà alcuni mesi e si concluderà con la Giornata della Memoria del 27 gennaio, perché anche quest’ultimo non sia cristallizzato in un unico momento di ricordo”.
A Vercelli per la prima volta saranno presentati sette meilim, i “manti” della Torah, e un prezioso parokhet, la tenda dell’arca santa, della sinagoga di Biella. “I preziosi manufatti datati tra il Settecento e l’Ottocento – spiega Rossella Bottini Treves – ben riflettono le caratteristiche degli arredi tessili tipici dell’arte ebraica piemontese e sono stati restaurati grazie al generoso e preziosissimo contributo della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia presieduta da Bruno Orvieto, sempre attento e presente rispetto alle esigenze delle varie Comunità”.
A Biella sarà aperta al pubblico una delle poche sinagoghe piemontesi che risalgono al periodo pre-emancipazione, un gioiello di architettura e arte ebraica. Le visite sono curate da Pietro Greppi e Lucia Ingemmi, quest’anno affiancati dai ragazzi dell’Ufficio giovani nazionale dell’Ucei.
In un percorso lungo le vie di Asti, i visitatori potranno rivivere, attraverso le parole di Guido Artom, la storia della Comunità ebraica, del ghetto cittadino e dell’emancipazione del 1848. L’attore Aldo Delaude e il giornalista Giorgio Secchi leggeranno, infatti, una selezione di brani tratti da “I giorni del mondo” di Artom mentre Shemuel Lampronti, cantore della Comunità ebraica di Torino, riporterà alla luce le sonorità e le suggestioni della musica “Apam”, il rito liturgico che prende il nome dalle iniziali delle località di Asti, Fossano e Moncalvo e accompagna le tefilot nelle diverse celebrazioni. Il percorso si chiuderà con l’intervento, nel cortile di Palazzo Ottolenghi, di Paolo De Benedetti, uno dei massimi esperti di judaica in Italia, che “Tra memoria e nostalgia” ripercorrerà la storia della comunità ebraica astigiana.
La musica chiuderà la manifestazione a Casale, con le note del violinista ungherese Janosh Hasur. In Piazzetta Primo Levi a Torino si esibirà con canti delle feste e tradizioni ebraiche il coro Hakol di Roma diretto dal Maestro Andrea Orlando, concludendo una giornata ricca di eventi culturali e di conoscenza, come di momenti più leggeri con musica, immagini e assaggi della nostra cultura.
In Piemonte, sulle orme della Puglia e di Trani, auspica da Cuneo Davide Cavaglion, sono molte le piccole realtà ebraiche da scoprire e risaltare sopratutto all’interno dello stesso mondo ebraico. “L’ebraismo italiano – ricorda infatti Tullio Levi – è una realtà viva”. Non solo per le iniziative di quest’evento. Il segno della vitalità e continuità delle nostre tradizioni sono le attività quotidiane, religiose e secolari che le Comunità portano avanti nel corso degli anni.
Daniel Reichel