Giornata della Cultura Ebraica – Ritratti di riti e tradizioni millenarie in un concorso fotografico promosso dal CDEC
Una tavola imbandita per lo Shabbat. Una sposa che prega assorta a poche ore dalle nozze. Il forno di Pitigliano (Toscana) mentre vengono cotte le matzot per Pesach nel 1930. Questi e molti altri i soggetti ritratti nelle foto finaliste del primo concorso fotografico indetto dal CDEC, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, “Obiettivo sul mondo ebraico – Feste e riti ebraici. Il mondo cosmopolita degli ebrei in Italia”, in occasione della Giornata della Cultura Ebraica, curato dall’Ingegner Giorgio Sacerdote.
Le trenta fotografie finaliste, disponibili sul sito del CDEC (www.cdec.it), domenica verranno esposte a Milano alla Sinagoga centrale di via Guastalla, nella sala Jarach, dove alle 15.45 sarà proclamata il vincitore del premio della giuria, un buono acquisti per materiale fotografico del valore di 350 euro. La seconda e terza classificata riceveranno una segnalazione.
“L’idea di lanciare questo concorso ci è venuta proprio pensando al leitmotiv della Giornata della Cultura Ebraica di quest’anno, Feste ebraiche e tradizioni – spiega Paola Mortara, responsabile dell’Archivio fotografico del CDEC – Questa tematica rappresenta per noi un punto fondamentale e un soggetto davvero ghiotto, dal momento che le feste scandiscono il tempo ebraico e costruiscono il ricordo, proprio quel ricordo che il CDEC e l’Archivio Fotografico si impegnano a conservare e rendere vivo”.
Sono state inviate circa 150 fotografie, da concorrenti soprattutto italiani, ma anche di altra provenienza, tra cui Stati Uniti, Turchia e Israele, alcune della quali risalenti ai primi decenni del Novecento, un contributo inestimabile per l’Archivio del CDEC.
“Abbiamo ricevuto immagini che ritraggono i soggetti più disparati – spiega ancora la dottoressa Mortara – anche se il tema più ricorrente è stato il matrimonio, un evento che, a differenza di altre ricorrenze religiose, è sempre possibile fotografare. Abbiamo inoltre chiesto ai concorrenti di corredare le foto con didascalie, che spesso costituiscono un autentico valore aggiunto alle immagini, perché ne completano e arricchiscono il significato”.
Il CDEC ha deciso di non scegliere i vincitori in base a un puro giudizio sul valore tecnico delle fotografie, nominando una giuria di professionisti che le valutassero sotto diversi punti di vista. Compongono la giuria i pubblicitari Eva Bassi, e Jacky Blanga, Stefano Jesurum, giornalista, il fotografo Alberto Jona Falco, Paola Mortara, Annie Sacerdoti, responsabile europea della Giornata della Cultura Ebraica e il gallerista Ermanno Tedeschi.
“La risposta a questa prima edizione del nostro concorso è stata molto soddisfacente – conclude Paola Mortara – e puntiamo a trasformarlo in una iniziativa da ripetere ogni anno. Questa manifestazione rappresenta il contributo della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea alla Giornata della Cultura Ebraica, perché testimonia l’esistenza e la ricchezza, nell’ebraismo in Italia, di un passato vivo nel presente, e di un presente che si proietta nel futuro”.
Rossella Tercatin