Quattro generazioni a confronto fra storia e futuro, molte voci per presentare il nuovo libro di Walter Veltroni
1943: Giovanni 14 anni disegna sul suo album gli ultimi giorni del fascismo, il bombardamento di Roma del 19 luglio, la deportazione degli ebrei il 16 ottobre. 1963: Andrea, tredici anni, attraversa la città con suo padre a bordo di un Maggiolino decappottabile. 1980: Luca, 11 anni registra sulle cassette del suo mangianastri l’anno terribile del terremoto in Irpinia, del terrorismo, dell’assassinio di John Lennon. 2025: Nina è un’adolescente che vuole costruire la sua vita mantenendo il ricordo e il bagaglio di esperienze di coloro che l’hanno preceduta. Quattro giovani ragazzi, quattro epoche diverse quattro capitoli per il nuovo romanzo di Walter Veltroni, Noi edito da Rizzoli che sarà presentato domani sera alle 20.30 al Palazzo della Cultura, nel cuore del vecchio Ghetto di Roma. Oltre all’autore saranno presenti il Presidente della Comunità Ebraica della Capitale Riccardo Pacifici, Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, Benedetto Carucci Viterbi rabbino e dirigente scolastico delle Scuole Angelo Sacerdoti e Renzo Levi, Leone Paserman già presidente della Comunità di Roma e attualmente Presidente della Fondazione per il Museo della Shoah e Renzo Gattegna Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Una nuova sfida dunque per Veltroni, sindaco di Roma dal 2001 al 2008 e segretario del Partito democratico dal 2007 al 2009, questa volta non politica, ma editoriale. Veltroni ha già pubblicato molti romanzi di successo fra i quali Senza Patricio (70 mila copie vendute), La scoperta dell’alba, (oltre 250 mila copie vendute tradotto in sette lingue) Aspetta te stesso, Il sogno spezzato, Le aziende in-visibili. Fra i saggi ricordiamo Forse Dio è malato, Che cos’è la politica, La nuova stagione – contro tutti i conservatorismi.