Sukkot…

Venerdì inizierà la festa di Sukkot (15 di Tishrì) che tradizionalmente è definita zeman simchatenu – epoca della nostra gioia. A cosa si collega questa gioia. Il Gaon di Vilna (Eliyahu ben Shlomo Zalman; 1720-1797) spiega che le ‘ananè kavod (le nubi della gloria, simbolo della Presenza e della protezione divina sul popolo d’Israele) si erano dissolte quando fu commessa la colpa del vitello d’oro. Moshè rabbenu, intercesse per il popolo e tornò dal monte, il 10 di Tishrì, con il perdono divino e l’ordine di costruire il Mishkan. Il 15 di Tishrì tornarono le nubi ed ebbe inizio la costruzione del tabernacolo. I nostri padri espressero allora la loro gioia quando, attraverso il ritorno delle nubi e la costruzione del Tabernacolo, sentirono di aver ricevuto il perdono divino. Prendere il Lulav, costruire e abitare nella Sukkà, sono le mitzwoth che ci permetteranno di sentire ed esprimere, come i nostri padri, la gioia per il ricevimento del nostro perdono divino. Chag Sameach a tutti.

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova