Sukkà…
“La tua discendenza sarà numerosa come la sabbia sulla riva del mare e le stelle del cielo” (Bereshit 22:17), così la famosa benedizione ad Abramo. Gli interpreti si chiedono perché il concetto di abbondanza debba essere espresso con due esempi, la sabbia e le stelle. Una spiegazione morale è che si può essere numerosi, ma di diversa qualità morale, in basso come la sabbia o in alto come le stelle. Una spiegazione consolatoria dice che è vero che la sabbia è calpestata da tutti, ma è indistruttibile. Comunque la differenza è evidente e anche se si sta per terra non bisogna mai rinunciare a puntare verso l’alto, verso le stelle. E’ questo uno dei motivi per cui il tetto della Sukkà, nella quale da domani sera consumeremo i nostri pasti, non deve essere tanto fitto da impedire di guardare le stelle.
Riccardo Di Segni, rabbino capo rabbino di Roma