Memoria…
In assenza (speriamo) di altre notizie ed eventi, questa settimana sarà dominata dalle celebrazioni in ricordo del 16 ottobre 1943, la grande retata nazista degli ebrei romani, data simbolo della shoà italiana. E’ una delle occasioni in cui in Italia si riflette sulla storia della persecuzione; a questa se ne sono affiancate altre, come la Giornata della Memoria del 27 Gennaio. Si discute, e non a torto, sul rischio di “inflazionare” o banalizzare i ricordi con l’eccessiva ripetizione di occasioni. Fermo restando il dovere del ricordo e della testimonianza, il rischio più grande è per la stessa identità ebraica. Che l’ebraismo sia vissuto solo o principalmente come memoria di dolore e morte, come offesa alla dignità umana, piuttosto che come esperienza vitale positiva, enorme patrimonio di fede, idee, cultura. Ed è un rischio “trasversale”, che riguarda tutti, ebrei e non ebrei.
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma