Il papa in sinagoga il 17 gennaio 2010
Attraverserà la sponda del Tevere papa Benedetto XVI e ad attenderlo in sinagoga ci sarà il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni. Dopo Giovanni Paolo II che si recò al Tempio maggiore di Roma il 13 aprile 1986 quando ad accoglierlo c’era il rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma Elio Toaff, seconda storica visita di un papa alla comunità ebraica romana in occasione della diciassettesima Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo fra cattolici ed ebrei che coincide quest’anno con il 2 di Shevat 5770 del calendario ebraico, tradizionale ricorrenza a Roma del Mo’ed di Piombo (in memoria dello scampato pericolo per un tentativo di incendio al Ghetto di Roma nell’anno 1793). La Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei è stata istituita da papa Giovanni Paolo II nel 1990 ma lo scorso anno è stata celebrata senza la presenza della comunità ebraica italiana, a causa del ripristino da parte di papa Ratzinger della preghiera del Venerdì Santo e, più in generale, dalle tesi sul dialogo da lui più volte espresse. Il 22 settembre scorso, dopo un incontro tra il presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco, il presidente dell’Assemblea rabbinica italiana, Giuseppe Laras, e il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, in occasione del Capodanno ebraico, la celebrazione congiunta della giornata è stata ripristinata.