President’s Conference…

Domani a Gerusalemme si apre la President’s Conference, una grande occasione annuale di incontro e discussione su problemi di attualità promossa dal presidente israeliano Peres. Tra i temi in discussione, lo stato attuale della Alyà (la “salita” in Israele) in un momento di relativa pace e stasi per gli ebrei dei paesi occidentali. Una domanda che sarà posta è se sia lecito incoraggiare la Alyà dalle piccole comunità, quando il vuoto che lascerà rischia di divenire incolmabile e far precipitare irreversibilmente il processo di dissoluzione ebraico locale. Non è certo una domanda nuova, ma le mutate condizioni sociali dell’ebraismo nel mondo la rendono attuale. Con una domanda così impostata la risposta a caldo dovrebbe essere no, non è lecito. In realtà il fenomeno è molto complesso, bisogna vedere chi si muove e chi rimane e quali sono le responsabilità e gli interessi ebraici di chi fa poco o nulla per arrestare il processo di dissoluzione ebraica proprio e dell’ambiente in cui si trova. Se la prospettiva diventa nel tempo a medio e lungo termine, e se si dilata su una visione globale dell’ebraismo, oltre i limiti della singola piccola comunità in difficoltà, la risposta può essere del tutto differente.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma