…Shoah
I rappresentanti delle associazioni omosessuali e di quelle dei disabili saranno per la prima volta accanto a ebrei e rom nella visita organizzata dal Comune di Roma ad Auschwitz. Sarà così rappresentato anche l’omocausto, cioè lo sterminio degli omosessuali, contraddistinti nei campi dal triangolo rosa, oltre allo sterminio dei disabili, protagonisti di un vero e proprio preludio alla Shoah: l’operazione definita in codice T4, e ordinata espressamente con un ordine firmato di Hitler (che cosa ne dicono, a proposito, i negazionisti?), portò allo sterminio di circa ottantamila tedeschi, tra malati mentali, handiccapati, e disadattati sociali fra il 1939 e il 1941, quando le proteste delle Chiese e dell’opinione pubblica tedesca la fermarono. Là fu sperimentata per la prima volta la gassazione, e in queste prime camere a gas fu addestrato il personale che poi avrebbe agito nei campi di sterminio. L’operazione fu accompagnata da un’ampia campagna di sterilizzazioni forzate. Conoscendo questa terribile storia, sarà forse più chiaro che la Shoah non appartiene solo alla storia degli ebrei, ma a quella dell’intera umanità. Che il folle progetto nazista di creare una “razza” di superuomini ariani toccava tutti. Iniziò con gli ebrei, i disabili, gli omosessuali, i rom. Ma se non fosse stato fermato, avrebbe toccato tutti, come tutti tocca oggi la sua memoria.
Anna Foa, storica