…Novecento

“Invictis Victis Victuri” è una rassegna cinematografica, in svolgimento in questi giorni a Milano, dedicata al tema della guerra, promossa dall’Assessorato cultura della Provincia di Milano e sostenuta dal Ministero della Difesa. Quale idea e immagine di Novecento emerge dal programma della rassegna? L’idea è che il corso buono della storia nel Novecento si sarebbe interrotto nel 1943, avrebbe ripreso con incertezza a camminare nel 1948 per affermarsi definitivamente nel 1989 con il”crollo del Muro di Berlino”. In questa raffigurazione il secondo dopoguerra italiano risulta riassunto in questi due quadri: da una parte l’idea che la guerra fu perduta per una prevalenza della forza della tecnica contro la generosità di chi voleva combattere ancora (un aspetto che riproduce tutta la retorica dello spirito combattente da parte dei reduci di Salò); dall’altra ciò avvenne perché ci fu un tradimento rispetto a un impegno preso. In discussione non è mai l’ideologia o il progetto cui quell’ideologia corrispondeva. Dopo aver fatto in modo di ridurre il fascismo a un fenomeno accettabile, eccetto le leggi razziste, si fa un ulteriore passo avanti: il fascismo come estremo difensore dell’Occidente come barriera nei confronti dei barbari. Si occulta il fine totalitario della guerra fascista e rimane ciò che non ci fu mai: il supporto a una guerra che aveva come conseguenza l’affermazione della democrazia. Benvenuti a Fantasilandia!

David Bidussa, storico sociale dell idee