…Jaacov Teitel
La notizia dell’arresto da parte dello Shin Bet di Jaacov Teitel, che sarebbe l’autore di numerosi attentati in Israele, fra cui quello allo storico Zeev Sterhell, è senz’altro una buona notizia. Ma il profilo di questo terrorista è inquietante. Teitel, ebreo americano stabilitosi nella colonia di Shvut Rachel in Cisgiordania, sarebbe l’autore dell’assassinio di un tassista palestinese a Gerusalemme nel 1997 e di un pastore palestinese ad Hebron. Successivamente avrebbe compiuto quattro attentati dinamitardi: contro un convento cristiano, contro una famiglia di ebrei messianici, contro una stazione di polizia, e contro Sternhell. Un fondamentalista, certo, per nulla diverso dai kamikaze islamici. Ma anche un personaggio fuori di testa. Il suo avvocato ha chiesto una perizia psichiatrica, i suoi vicini dicono che faceva vita isolata, la motivazione che sembra abbia dato dell’attentato contro il convento è che i cristiano rubano le anime degli ebrei. C’è del metodo, potremmo dire, nella sua follia. E qual’è la differenza, in questi casi, tra follia e ideologia? Speriamo almeno che nessuno ne faccia un martire e un santo, come è successo con Baruch Goldstein, con Yigal Amir, e con quanti, portando avanti con determinazione la loro metodica “follia”, hanno causato guasti incalcolabili alla vita di Israele.
Anna Foa, storica