sacrificio…
Sabato prossimo leggeremo nella Torà un passo noto la aqedàt Itzchak, tradotto erroneamente come il sacrificio di Isacco. Il Rebbe di Kotzk ci insegna che il vero sacrificio è cominciato soltanto quando Abramo e Isacco hanno disceso la montagna. La salita è stata indubbiamente difficile, ma padre e figlio sono psicologicamente pronti al sacrificio e con un terribile paradosso linguistico la Torà ci dice che sono insieme e uniti nello stesso intento. Nonostante tutto in questa storia ci viene offerta una dimensione ancora più straordinaria che è la discesa della montagna che inizia nel momento in cui Dio rifiuta il loro sacrificio. E’ attraverso questa discesa che, secondo il Rebbe di Kotzk, Abramo e Isacco devono imparare che Dio vuole la vita e non la morte trasmettendoci che è più difficile vivere che morire.
Roberto Della Rocca, rabbino