Qui Milano – Noi e gli altri, una sfida
Non criticate, non condannate, non recriminate. Interessatevi sinceramente agli altri. Ricordate che per una persona di qualsiasi lingua, il suo nome è il suono più dolce e più importante che esista. Siate buoni ascoltatori. Incoraggiate gli altri a parlare di se stessi. Fate sentire importanti gli altri – e fatelo sinceramente. Sorridete.
Questi sono alcuni dei principi su cui si basa “Come trattare gli altri e farseli amici” opera di maggior successo dello scrittore americano Dale Carnegie (1888 – 1957).
Quando qualche mese fa Miriam Hason ricevette questo libro in regalo da un’amica, ne rimase colpita, colpita da quanto le idee illustrate per costruire un rapporto duraturo con il prossimo fossero semplici, e allo stesso tempo fondamentali. Tanto più nel contesto di un gruppo ristretto, dove i rapporti tra i componenti risultano essenziali per il benessere di tutti, come è la Comunità Ebraica di Milano.
“Dopo aver letto il libro, ho provato il desiderio di condividerne il contenuto con il maggior numero di persone possibili – ricorda la signora Hason – Così ho deciso di regalarlo a Rav Roberto Colombo e insieme a settembre abbiamo organizzato una serata per discuterne, che ha suscitato un grande interesse”.
Durante la conferenza, Rav Colombo ha messo in luce il legame tra i suggerimenti di Dale Carnegie per rapportarsi agli altri e il pensiero ebraico, concentrandosi sull’atteggiamento polemico insito nella natura dell’uomo e sulla necessità di evitare giudizi e critiche nei confronti delle opinioni altrui, ma piuttosto di sforzarsi per comprenderne il punto di vista, anche quando non lo condividiamo.
“Dato il successo della conferenza che ha trattato la prima parte del libro, ho pensato di continuare il discorso con un altro relatore che, dopo averlo letto, ha dimostrato altrettanto entusiasmo – continua la signora Hason – il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni”.
Rav Di Segni giovedì 19 novembre, al Noam ha proseguito la riflessione sull’argomento.
Rossella Tercatin