Qui Torino – Sionismo, molte voci a confronto

Giorni di intenso confronto, a partire da questa sera a Torino, sui temi della storia e della attualità del sionismo. Nel pomeriggio di oggi, interverranno in due diverse manifestazioni lo storico francese Georges Bensoussan (ritratto qui a fianco), autore di Israele un nome eterno. Lo Stato d’Israele il sionismo e lo sterminio degli ebrei d’Europa (Utet) e il diplomatico e studioso israeliano Sergio Minerbi. Alla presenza dell’autore, il libro di Bensoussan sarà presentato da Anna Foa, Elena Loewenthal e Alberto Cavaglion, mentre l’ambasciatore Minerbi parlerà dello stato dei rapporti fra Israele e il Vaticano. Ma il grande confronto sul sionismo riprenderà domani, sempre a Torino, nel quadro di un prestigioso convegno internazionale “Culture del sionismo (1890-1945). Prese di posizione, interpretazioni, bilanci”, organizzato dall’Università del Piemonte orientale insieme alla Fondazione Camis De Fonseca, che si occupa di relazioni internazionali e al Goethe Institut Turin, centro di cultura tedesca, poiché ampio spazio sarà dedicato alla matrice storica austro-tedesca del sionismo. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Comunità Ebraica di Torino.
La parabola del sionismo, sviluppatasi a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, ha segnato profondamente la storia e la cultura politica del Novecento. Nato come risposta al crescente antisemitismo dell’Europa ottocentesca, il sionismo si costituì come movimento politico al congresso di Basilea del 1897, presieduto da Teodoro Herzl. Edificò le sue fondamenta su un terreno culturale complesso ed eterogeneo: fu idea nazionale ma anche utopia cosmopolita, movimento religioso e culturale ma anche progetto politico. Confluì nel suo seno una vastissima pluralità di correnti ed istanze, dal nazionalismo al messianesimo, dal socialismo all’umanesimo.
Un singolare fenomeno antropologico, religioso e politico sorretto dalla commistione di antico e nuovo: ancora oggi suscita dibattito, e molte sono le questioni storiografiche rimaste aperte.
Le due giornate di incontri vogliono offrire un’occasione di approfondimento e confronto su alcuni protagonisti e momenti della storia di questa idea, tra la fine dell’Ottocento e la fondazione dello Stato d’Israele. Si tenterà di mettere in luce le ripercussioni che tale idea ha avuto nella cultura europea ed in particolare nell’ebraismo italiano.
Interverranno relatori provenienti da università europee ed israeliane fra cui Julius Shoeps, autore di “Se volete, non è una fiaba…”, Georges Bensoussan, che proporrà la sua visione del sionismo come rivoluzione culturale del mondo ebraico, Anna Foa che interverrà sul sionismo italiano, Eveline Goodman-Thau che affronterà la questione delle radici culturali dello Stato d’Israele, da rintracciare sia in Occidente che in Oriente,ma anche Klaus Davidowicz, Claudia Sonino, Roberta Ascarelli, Sergio Minerbi, Aaron Faith, Alberto Cavaglion, Brigitte Dalinger e Gabriella Steindler Moscati.
I lavori del convegno, che si terranno nelle splendide sale del Circolo dei Lettori di Torino, saranno seguiti da una discussione con il pubblico. Si prevede un confronto non soltanto sull’impatto che il sionismo ha storicamente avuto sulla cultura occidentale, ma anche sulla percezione attuale del concetto di sionismo.

Manuel Disegni