massa critica…
Quando fu studiata la reazione che avrebbe portato da una parte alla bomba atomica e dall’altra all’impiego pacifico dell’energia nucleare fu chiaro che senza una “massa critica”, cioè una minima quantità sufficiente di combustibile nucleare, non sarebbe stato possibile innescare la reazione a catena. Il concetto di massa critica è stato trasportato allo studio di fenomeni sociali, fino a quelli religiosi. Secondo l’opinione prevalente sembra che senza una quantità sufficiente di ebrei in un determinato luogo non sia possibile garantire la sopravvivenza della comunità. Sembra. Ma è vero? Ieri a Modena è stato insediato il nuovo rabbino capo, rav Beniamino Goldstein. Gli ebrei iscritti a Modena sono ottanta. Una cifra che in altri luoghi sarebbe considerata trascurabile o perlomeno destinata inevitabilmente all’estinzione. Eppure gli 80 ebrei modenesi hanno un regolare minian ogni shabbat. E ora anche un rabbino capo stabile. E non si piangono addosso. Quale è la massa critica della sopravvivenza ebraica?
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma