uscire…

Giacobbe si trova in un momento di particolare solitudine e paura perché sta fuggendo da suo fratello Esaù per andare verso un altro avversario, suo zio Labano. Eppure il testo ci dice che Giacobbe uscì da Beer Sheva, il luogo dove era giunto suo nonno Abramo e dove si erano insediati i suoi genitori, per dirigersi verso Charan, proprio quel posto da cui Abramo era partito per il suo percorso di crescita. Non si tratta quindi di una fuga ma di un’uscita. Uscire da una situazione difficile non è la stessa cosa che fuggire da questa. Ogni anno infatti dobbiamo uscire dall’Egitto e non fuggire. Per far questo nostro padre Giacobbe ci insegna la necessarietà di ripercorrere a ritroso l’itinerario fatto da suo nonno Abramo. Un po’ come procedono i gamberi, camminando all’indietro ma con lo sguardo rivolto sempre in avanti.

Roberto Della Rocca, rabbino