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Giuseppe…

“…e il pozzo era vuoto, non aveva acqua.” (Genesi 37, 24) La Torà definisce così il luogo dove Giuseppe viene gettato nell’attesa della decisione che i fratelli avrebbero preso riguardo la sua sorte. E’ noto il commento di Rashi che dice: “non conteneva acqua ma serpenti e scorpioni”. Il Gaon di Vilna spiega che le parole del commentatore francese rappresentano un’allegoria. I maestri del Talmud, paragonano spesse volte la Torà all’acqua mentre i serpenti e gli scorpioni, simboleggiano i caratteri negativi e ignobili di un individuo. Rashi dunque, sembra sottolineare che quando nell’uomo non alberga la Torà, egli non è vuoto ma, al contrario, in lui sono presenti quei caratteri negativi che gli fanno perdere la sua umanità.

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova