benedizione…

Un episodio molto noto della parashà di Vayishlàch è la cosiddetta lotta di Ya’akòv con l’angelo. Secondo i Chakhamìm l’angelo altri non è che Esàv, il fratello nemico di Ya’akòv. Questa volta si conclude con la vittoria di Ya’akòv, che però rimane ferito, e la sua richiesta di una berakhà – benedizione – da parte del suo avversario. Secondo un commentatore dell’Ottocento, la richiesta di una berakhà da parte di Ya’akòv caratterizzerà tutta la storia ebraica successiva. Abbiamo sempre bisogno cioè di ottenere la benedizione dei nostri nemici, il riconoscimento da parte loro dei nostri diritti, della nostra funzione positiva.

Alfondo Arbib, rabbino capo di Milano