Hanukkah, il miracolo della vittoria dei pochi ma giusti conto i numerosi
Una delle due fonti classiche rabbiniche sulla storia di Hannukkah è la preghiera ‘al hanissim che si recita durante tutta la festa in ogni ‘amidà e benedizione dopo il pasto. E’ una storia condensata dell’evento, con una sua interpretazione religiosa: Hannukkah è il miracolo della salvezza e della vittoria dei pochi, deboli, puri, giusti contro i numerosi, forti, impuri ed empi. La parte del cattivo la fa “il regno malvagio di Grecia” che vuole imporre ad Israele l’abbandono della Torà. La lunga formula liturgica è stata continuamente interpretata in ogni suo dettaglio. C’è ad esempio questa frase strana: “e Tu con la tua grande misericordia ti ponesti dalla loro parte [l’Israele perseguitato] nel momento della loro disgrazia, sostenendo la loro contesa, prendendo le loro parti nel giudizio, dando la giusta punizione..”. Quello che non torna nella frase è come sia possibile parlare di misericordia insieme a termini come contesa (riv), giudizio (din), punizione (o forse vendetta, neqamà). La risposta realistica è che non è possibile misericordia senza giustizia, né giustizia senza misericordia.
Rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma