…Yosef Hayim Yerushalmi
E’ morto due giorni fa a New York uno dei maggiori storici dell’ebraismo, Yosef Hayim Yerushalmi. Era uno di quei pochi studiosi in grado di colpirti con un’illuminazione improvvisa, di importisi con una suggestione. Aveva tenuto fino all’anno scorso alla Columbia University la cattedra di storia ebraica che già era stata del suo maestro, Salo W. Baron, la prima cattedra di storia ebraica creata in un’università laica americana. Aveva scritto libri fondamentali sul marranesimo, su Freud, sul rapporto tra Haggadah e storia. Ma il libro che lo aveva reso ovunque famoso era un libricino sottile, Zakhor, una riflessione dottissima ma di assai piacevole lettura sul rapporto tra storia e memoria e sull’irruzione della storia nella cultura degli ebrei. Ricordo, era il 1982, quel libro ci entusiasmò, noi ebrei italiani tormentati dai nostri problemi identitari e dalla guerra del Libano. Lo agitavamo entusiasti, quel libretto bianco pubblicato da Pratiche editrice, che ci apriva un mondo e ci toglieva fuori dal nostro provincialismo.
Anna Foa, storica