Qui Torino – Luce sulla prima neve

È domenica pomeriggio, i negozi sono aperti, le strade piene di gente. Giacche a vento colorate, pacchi, pacchetti e passeggini. L’atmosfera è festosa. Un piccolo contributo alla sfavillante luminaria natalizia del centro di Torino proviene dalla sinagoga. Nessuna lampadina elettrica, però, nessun babbo natale. Un nutrito gruppo di persone si raccoglie, davanti al tempio, per accendere il terzo lume di Hanukkah. Ebrei torinesi, amici, bambini della scuola con al seguito l’intera famiglia, qualche curioso passante. Tutti a godersi l’insolito spettacolo: non solo la grande hanukkia fatta di altissime torce colorate dai bambini, ma tantissime altre, più piccole, domestiche, portate qui per l’occasione. L’appuntamento è inedito per i torinesi, inaspettato il successo riscosso: non si sapeva più dove far stare le persone, nonostante che si fosse all’aperto. Per tutto ciò va detto grazie – ricorda il vicepresidente Edoardo Segre – all’iniziativa di Massimo Bonmassari, il ragazzo che ha ideato e realizzato questa festa, la quale prosegue all’interno della comunità con musica e vettovaglie assortite (cuoco delle quali è Massimo, per inciso). Infine, proprio come da copione, mentre grandi e piccini intonano, insieme, il tradizionale Maoz Tzur, fa il suo primo capolino annuale un timido nevischio. Come a dire: Hanukkah Sameach!

Manuel Disegni