Le mezze verità della stampa italiana

Dire mezza verità, cos’è? E` una “bugia bianca” e distorcere gli eventi, o forse è pura disinformazione? E guai a parlare di antisemitismo, non sarebbe “politically correct”. Ma ecco i fatti: giovedì viene ucciso da un commando di terroristi arabi in un agguato vicino a casa sua tale Meir Avshalom Hai di 40 anni, padre di sette figli. I militari israeliani danno la caccia ai tre assassini, e li trovano asserragliati in una casa a Sichem. A questi, poiché armati, viene ingiunto di uscire e arrendersi. Quando non si arrendono i militari sparano. Dopo la sparatoria, nei controlli della casa dove si erano rifugiati, viene ritrovato il consueto arsenale.
Adesso, la stampa e i telegiornali italiani, più o meno tutti, tralasciano lo sfondo, forse perché non troppo affascinante, e annunciano semplicemente che “l’esercito israeliano uccide tre poliziotti palestinesi”, così viene annunciato per esempio dal TG5. Il Corriere della Sera, tanto per citare una fra le più prestigiose testate italiane, parla soltanto di tre miliziani uccisi, per cui è ovvia conseguenza la “dura condanna del presidente dell’ANP”. L’unico che non si unisce a questo stridente coro è Il Foglio, che titola il suo articolo “Un altro martire d’Israele”.
Da questa succinta descrizione, emerge chiaramente come la questione da discutere non sia il cosiddetto conflitto arabo-israeliano, bensì l’atteggiamento dei mezzi di comunicazione italiani verso gli eventi mediorientali, e più in generale la loro credibilità.

Andrea Yaakov Lattes, Università Bar Ilan