benedizioni…
Il libro di Bereshit che abbiamo appena finito di leggere parla continuamente di benedizioni e le ultime pagine ne sono piene. Le benedizioni, richieste e date, sono una prassi comune della vita religiosa ebraica. Si usa tra l’altro recarsi da persone autorevoli, anziani, pii e Maestri per farsi benedire. La regola vorrebbe, con maggiore precisione, che ci si rechi prima dal Maestro del proprio luogo. Perché proprio da lui? Perché ti conosce meglio. In ogni caso tutto questo non deve diventare una pratica automatica o peggio ancora superstiziosa, la prima garanzia per una richiesta di benedizione è che parta dal cuore di una persona e che sia fatta con onestà di intenti e di comportamento. Un altro problema è come identificare la persona giusta del proprio luogo che possa esercitare questo ruolo. Rav Sherlot ha indicato tre criteri orientativi: le buone qualità di una persona sono di solito evidenti, deve essere uno studioso di Torà che non abbia smesso di studiare e deve essere una persona che per questa “prestazione” non richieda alcun compenso…
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma