…religione

Il massacro in Egitto di sei cristiani copti che uscivano dalla messa del Natale, dopo giorni di grandi tensioni e minacce, è un evento luttuoso per quanti hanno a cuore la libertà di religione e di coscienza e un segnale preoccupante di uno scontro che diventa sempre più violento e in cui tutti quelli che non sono islamici, cioè cristiani, ebrei, ma anche musulmani tiepidi e troppo laici, sono considerati nemici dall’Islam radicale. Nulla di nuovo in tutto questo, certo, tranne quei cadaveri di ragazzi usciti dalla chiesa, sempre diversi, sempre nuovi, loro. Quando la situazione ha cominciato a precipitare così, non erano forse ancora nati. E altri ne verranno, mentre la polizia non li difenderà, come è successo ieri, e mentre le autorità si affanneranno a trovare sempre nuove scuse “private” – una resa dei conti, la reazione a uno stupro, odi famigliari, chissà? – a quello che è solo un altro episodio di una insensata e terribile guerra politico-religiosa.

Anna Foa, storica