Torah…
Ha girato il mondo la notizia della decifrazione di un coccio con una scritta in antichi caratteri ebraici, risalente all’epoca del re David, scoperta in un sito archeologico a sud ovest di Gerusalemme. Sarebbe la più antica iscrizione in ebraico mai scoperta. Il testo contiene dei riferimenti alla condizione dell’orfano e della vedova che devono essere protetti, con uno stile e un contenuto che ricordano molti brani biblici. Due osservazioni. La prima è che le agenzie di stampa hanno commentato che alla luce di questa scoperta i testi biblici che secondo la critica risalirebbero al terzo secolo prima dell’era cristiana (just in time, si direbbe) devono essere considerati molto più antichi. Questa amenità (la Bibbia scritta nel terzo secolo) è stata riportata, acriticamente e negli stessi termini, anche su questa testata. Fino ad ora molti ebrei sapevano che la Torà è stata scritta da Moshè, quindi un pò prima del terzo secolo e quindi la scoperta non meraviglia. La seconda osservazione è che la più antica iscrizione originale ebraica non parla delle gesta dei re o di conti di archivio, ma dei diritti dei più indifesi della società. Un bell’inizio, si direbbe.
Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma