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Nel ricevere il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per il tradizionale scambio di auguri di inizio anno, papa Benedetto XVI ha lanciato il seguente appello: sia “universalmente riconosciuto il diritto di Israele ad esistere e a godere di pace e sicurezza entro confini internazionalmente riconosciuti” e sia “ugualmente” riconosciuto “il diritto del popolo palestinese ad una patria sovrana e indipendente, a vivere con dignità e a potersi spostare liberamente”. Il papa ha auspicato inoltre che di Gerusalemme sia protetta “l’identità e il carattere sacro” e “la sua eredità culturale e religiosa, il cui valore è universale”. Parole misurate che, certamente, raccolgono il consenso della maggioranza. Ma il contenzioso in Medio Oriente non farà un passo decisivo in avanti finché non sarà “ugualmente” riconosciuto esplicitamente “il diritto del popolo ebraico ad una patria sovrana e indipendente, a vivere con dignità e a potersi spostare liberamente”.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme