…razzismo
In questa settimana, si è parlato molto di razzismo, a proposito evidentemente dei gravissimi fatti di Rosarno. Ma se ne è parlato, devo dire, anche in modo nuovo, non rituale, attento al razzismo comune, diffuso, che bolle dietro tutte le perversioni di quello politico, violento. Cosa pensiamo, quali sono i nostri pregiudizi? . Così, in un articolo sull’Osservatore Romano, Giulia Galeotti ci racconta, attraverso Pirandello, i processi d’aborto sotto il fascismo e fin l’intervento di un deputato all’Assemblea Costituente, l’avversione italiana per i “mulatti”, il loro quotidiano, banale razzismo. Così, oggi sul Corriere, Aldo Grasso attacca invece l’abitudine diffusa, rimbalzata fin in televisione, a dare del tu agli immigrati di pelle scura, del lei a coloro che hanno la pelle bianca. Ha perfettamente ragione. “Sono razzista, ma sto cercando di smettere”, intitolava qualche anno fa un suo libro il genetista Guido Barbujani. Quali gli antidoti al razzismo? Cominciamo dalla cortesia, dal dare del lei a bianchi e neri, oppure, se proprio si appartiene alla generazione del tu, del tu ad entrambi.
Anna Foa, storica