…Pagine Ebraiche
La mattina dopo la visita di domenica del papa nella sinagoga di Roma, chi fosse andato a comprare i giornali non avrebbe trovato in edicola alcuni quotidiani, dal momento che era lunedì, ma vi avrebbe trovato un numero fresco fresco di Pagine Ebraiche che riportava notizie e commenti alla visita del papa. Per un giornale ebraico, il giornale di una piccola minoranza, non è un piccolo risultato. Il merito va naturalmente a Guido Vitale, che ha lavorato con tanta intelligenza e cura per fare un giornale ebraico “diverso”, un giornale volto verso il mondo e i suoi dibattiti, pluralista ed aperto alle diverse opinioni. Ma va anche ai ragazzi che lo aiutano, che seguono gli eventi, che scrivono, che si fanno le ossa nel mestiere di giornalista: il giornalista di un giornale ebraico. La stampa ha avuto nel mondo ebraico un ruolo forte e assai legato alle domande del presente. In Germania, i giornali, le riviste sono nate con la Wissenschaft; in America, la stampa yiddish è stata un momento essenziale del processo di incontro degli ebrei russi con il mondo americano. In Italia, la stampa ebraica è nata con l’Emancipazione e si è rafforzata con il sionismo. Mi auguro che Pagine Ebraiche possa rappresentare un momento, sia pur piccolo, di uno sguardo nuovo del mondo ebraico sul resto del mondo, il principio di una nuova progettualità per gli ebrei italiani.
Anna Foa, storica