Memoria – Mi ricordo Anna Frank, un film che lascia il segno

“Perché tante persone erano così cattive” domanda una bambina dallo sguardo penetrante a Otto Frank. Inizia così il film per il cinema e per la tv ‘Mi ricordo di Anna Frank’, per la regia di Alberto Negrin interpretato da un Emilio Solfrizzi irriconoscibile e bravissimo nel ruolo di Otto Frank, dalla tredicenne Rosabell Laurenti Sellers nel ruolo di Anna Frank e Moni Ovadia in quello del rabbino con musiche originali di Ennio Morricone.
Proiettato in anteprima a New York, nella settimana della Fiction Rai, in una sezione speciale dedicata al Giorno della Memoria, alla presenza del Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, del Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni e del presidente della Rai, Paolo Garimberti, il film è stato proposto, sempre in anteprima, nella affollatissima sala del Cinema Barberini a Roma dove dopo i saluti del produttore Fulvio Lucisano e del direttore di Rai Uno, Fabrizio Del Noce, che ha sottolineato l’importanza di riproporre i ricordi e le testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah così che la Memoria non vada persa, il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha detto di aver apprezzato il fatto che questo film dia l’opportunità di vedere Anna Frank sotto una luce diversa da quella finora proposta.
Fra il pubblico presente in sala il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, il giornalista e scrittore Arrigo Levi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, e il Senatore Francesco Rutelli.
Liberamente ispirato al libro omonimo di Alison Leslie Gold ‘Mi ricordo Anna Frank ‘ ripercorre la storia di Anna attraverso i ricordi della sua amica d’infanzia Hannah Goslar ‘Hanneli’, che oggi vive in Israele circondata dall’affetto dei suoi nipoti. Gli anni della scuola e i primi anni di guerra trascorrono sotto gli occhi degli spettatori molto velocemente, fino all’arresto di Hanneli e, poco dopo, alla scoperta del nascondiglio della famiglia Frank.
Chi si era magari illuso di poter vedere un finale diverso di questa storia tristemente nota, si è invece ritrovato davanti il volto del rabbino, magistralmente interpretato da Moni Ovadia, che serenamente si avvia verso le camere a gas per raggiungere i propri bambini, dai quali era stato separato all’arrivo nel campo di Auschwitz.
“Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”, è la frase che risuona nelle orecchie del giovane SS, che di fronte agli insegnamenti di Kant si trova combattuto fra ciò che sta compiendo e ciò che sente dovrebbe fare, o meglio, non fare. Questo è forse uno dei momenti di massimo trasporto in cui il pubblico si è ritrovato a interrogarsi sulle motivazioni che hanno permesso, ormai settant’anni fa i più terribili abomini.
il film sarà trasmesso in prima serata da Raiuno mercoledì 27 gennaio, Giorno della Memoria.

Lucilla Efrati e Benedetto Sacerdoti