Memoria – Padova, una mostra racconta Auschwitz

Nell’ambito delle iniziative organizzate per la Giornata della Memoria 2010, l’amministrazione comunale di Padova ha voluto ricordare gli orrori della Shoah allestendo una mostra dal nome Konzentrationslager Auschwitz, con materiale proveniente direttamente dal museo del campo di sterminio. La mostra, posta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica di Polonia, e con il patrocinio della Provincia di Padova e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, è per la prima volta in Italia e sarà ospitata nella Sala Antico Ghetto del Centro Culturale San Gaetano fino al 14 marzo prossimo (orario 10-18, lunedì chiuso). La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza di Flavio Zanonato, sindaco di Padova, di alcune alte cariche del governo polacco, tra cui il Segretario di Stato alla Presidenza Ewa Junczyk–Ziomecka, di Claudia De Benedetti, vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Presenti, inoltre, Fabio Norsa, presidente della Comunità ebraica di Mantova, e Paolo Gnignati, vicepresidente della Comunità ebraica di Venezia. La mostra, infatti, avrà carattere itinerante e sia la città virgiliana che il capoluogo veneto si sono dichiarate interessate ad ospitarla in futuro. Konzentrationslager Auschwitz è articolata in due sezioni. La prima è dedicata agli avvenimenti intercorsi tra l’emanazione delle leggi razziali e la deportazione degli ebrei padovani nel campo di sterminio (alcuni dei documenti esposti provengono dall’Archivio di Stato di Padova). Attraverso pannelli illustrati e quattro bacheche con documenti inediti si raccontano le vessazioni subite dalla comunità ebraica locale negli anni del nazifascismo. Di tutti gli ebrei padovani deportati in Polonia, solo tre riuscirono a salvarsi. La seconda, invece, è una mostra originale del Museo di Auschwitz-Birkenau e documenta la storia del campo, dalla sua creazione fino alla liberazione dei pochi prigionieri rimasti in vita il 27 gennaio 1945. Non manca un accenno alla resistenza e ai Giusti tra le nazioni polacchi, pochi eroi in un paese in cui per lungo tempo regnò l’indifferenza.