Qui Milano – “Le concert” per gli alberi d’Israele
Oggi arriva nelle sale italiane “Il concerto”, nuovo film del regista Radu Mihaileanu, che ha già firmato capolavori come “Train de vie” e “Vai e vivrai”. In attesa di vedere se l’apprezzamento del pubblico italiano sarà pari a quello della critica al Festival Internazionale del Film di Roma 2009, la pellicola del regista franco-rumeno, intervistato nell’ultimo numero di Pagine Ebraiche, ha dato il suo contributo al sogno di Ben Gurion di rendere verde il deserto d’Israele. Il film è stato infatti proiettato in anteprima nazionale al cinema Anteo per iniziativa del Keren Kayemet Italia. È da poco passato Tu Bishvat, il capodanno degli alberi, e il ricavato della serata sarà impiegato per piantare alberi intorno al villaggio agricolo di Halutzit, fondato da poco nel cuore del Negev.
Un appuntamento culturale e mondano che la gente della comunità ebraica di Milano non si è fatta sfuggire. La sala ha registrato il tutto esaurito, e prima che si spegnessero le luci non è mancato il tempo per saluti, chiacchiere e brusii.
Una volta iniziata la proiezione, la platea è stata catturata dal ritmo del film, dalle musiche di Tchaikovsky, che ne costituiscono l’indispensabile colonna sonora. A tratti esilaranti, a tratti drammatiche, si susseguono le vicende del direttore d’orchestra Andrei Filipov e dei suoi musicisti, obbligati dal regime comunista a cambiare mestiere, fino al momento in cui la vita concede loro una seconda opportunità per raggiungere “l’armonia assoluta” con il Concerto in re maggione n. 35 per violino e orchestra di Tchaikovsky, che erano stati costretti a interrompere trent’anni prima.
Irresistibili gli spunti di comicità, che hanno suscitato risate fragorose, soprattutto durante la prima parte. Al momento del finale, le note del grande compositore romantico nelle scene vorticose che hanno sciolto i nodi della vicenda hanno commosso il pubblico e al termine del film si è alzato spontaneo un forte applauso, che sembrava voler ringraziare direttamente quei musicisti ritrovati.
All’uscita tanti i commenti positivi “Bellissimo”, “Emozionante”, “Musica meravigliosa”, alcuni pronunciati con occhi lucidi. Solo qualche critica per aver “messo un po’ troppa carne al fuoco, troppe storie diverse insieme”.
D’altra parte l’intreccio di storie è una costante per Radu Mihaileanu, e questo film non tradisce le aspettative.
Rossella Tercatin