Qui Roma – La Memoria non può essere cancellata

“Una profanazione orribile” così Piero Terracina indignato e in lacrime ha definito la profanazione delle pietre d’inciampo, i sampietrini di ottone lucente creati dall’artista danese Gunter Demnig, che recano il nome, il cognome, data e luogo di nascita e data di assassinio nei campi di concentramento, che esattamente un mese fa, nel Giorno della Memoria erano state messe davanti alla sua casa, a Piazza Rosolino Pilo, come davanti alle case di molti altri perseguitati politici e razziali che da quei campi di concentramento non fecero più ritorno.
Nella notte fra sabato e domenica gli stolpersteine sono stati imbrattati di vernice nera “Io non abito più in quella casa sono stato avvertito da un inquilino del palazzo. E’ terribile che ancora ci siano persone che fanno cose così orribili” E’ il commento addolorato di Terracina.
Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, recatosi immediatamente sul luogo dove è stato commesso l’atto vandalico per testimoniare la solidarietà personale e di tutta la Comunità Ebraica di Roma a Terracina, unico sopravvissuto della sua famiglia alla deportazione ad Auschwitz, ha espresso il proprio sdegno con queste parole: “E’ un ulteriore atto di debolezza di chi sente braccato e fuori dalla storia ” definendo poi questi atti “gesti vigliacchi che provano a cancellare la memoria in modo puerile e che invece non fanno che rafforzare tutti coloro che sono decisi a ricordare”.
Parole di condanna dell’inqualificabile gesto sono giunte anche da parte del sindaco di Roma Gianni Alemanno e dal presidente della Provincia Nicola Zingaretti.
“”La memoria è il patrimonio più importante che abbiamo e che va salvaguardato.” ha commentato Alemanno che ha immediatamente dato disposizioni al Decoro Urbano del Comune di Roma per far cancellare la vernice nera dalle pietre d’inciampo. “Il nostro auspicio – ha proseguito il Primo cittadino della Capitale – è che i vili che hanno compiuto questo gesto siano presto presi e venga loro inflitta una punizione esemplare”.
“Ha ragione Piero Terracina: aver imbrattato le ‘pietre d’inciampo’, simbolo della tragedia della Shoah, è un gesto orribile. A lui e a tutta la Comunità ebraica va la nostra vicinanza e solidarietà”. Ha detto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.
Secondo Zingaretti “E’ necessario individuare i responsabili di questa lunga serie di episodi di antisemitismo che si sono verificati, negli ultimi mesi, a Roma. Chi lancia questa sfida ai nostri valori troverà una risposta coesa e forte da parte di tutta la comunità, impegnata perché non si ripeta mai più l’orrore di quegli anni che abbiamo conosciuto proprio grazie ai racconti emozionanti e dolorosi e all’impegno di molti
ex deportati verso i quali saremo debitori per sempre”.
“Questo episodio – ha aggiunto Zingaretti – conferma quanto siano importanti una battaglia culturale e civile e i comportamenti quotidiani che restringono gli spazi
dell’ intolleranza, del razzismo e della discriminazione”.
Questa sera a Piazza Rosolino Pilo, alle ore 19 si terrà un presidio indetto dal Municipio del quartiere Monteverde per condannare lo sfregio fatto alle ‘pietre d’inciampo’ collocate davanti all’abitazione da cui fu deportato il quindicenne Piero Terracina e la sua famiglia.

l.e.