…viaggio
“Hanno vietato le strade, hanno accorciato il giorno e allungato la notte, ma anche la notte hanno vietato, e così il giorno. Hanno vietato i negozi, i medici, gli ospedali, gli automezzi e i luoghi di riposo, vietato, tutto vietato. Hanno vietato le lavanderie, vietato le biblioteche. La musica l’hanno vietata, vietata la danza. Vietate le scarpe. Vietato fare il bagno. E dal momento che c’erano ancora soldi, li hanno vietati. Hanno vietato quello che c’era e quello che poteva diventare”. Sono poche righe da uno straordinario romanzo di H.G.Adler, Un viaggio, scritto nel 1950 e pubblicato per la prima volta in Italia poche settimane fa, da Fazi editore. In una lettera del 1952, Elias Canetti ringraziava l’autore per averlo potuto leggere e lo definiva “un capolavoro”. Il viaggio è, naturalmente, quello verso Auschwitz.
Anna Foa, storica