Qui Roma – I giovani incontrano Fini: multiculturalità e reciproco rispetto gli ingredienti del futuro

Far incontrare ragazzi appartenenti a fedi religiose diverse e di provenienze diverse con il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, discutere assieme a lui sui temi del rispetto della persona, del rapporto delle istituzioni con le diverse identità religiose e del ruolo dei giovani nella società. Erano questi gli scopi, per altro raggiunti, dell’incontro che si è svolto ieri a Roma, nella suggestiva cornice della Sala del Tempio di Adriano, e che ha preso spunto dal libro scritto dal presidente della Camera dedicato ai ragazzi nati nel 1989, “Il futuro della Libertà”.
L’evento è stato promosso dall’Ugei (Unione giovani ebrei d’Italia), dal Benè Berith Giovani, dalla Coreis (Comunità religiosa islamica) e dalla Comunità di Sant’Egidio, con il patrocinio dell’assessorato ai giovani della Comunità ebraica di Roma. Erano presenti, oltre a un vasto pubblico di ragazzi, il deputato Alessandro Ruben e il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.
“E’ fondamentale che questo percorso di confronto prosegua e che questo possa avvenire coinvolgendo le istituzioni”, così Daniel Citone, assessore ai giovani della Comunità Ebraica di Roma ha affermato, mostrandosi molto soddisfatto del risultato dell’incontro e quindi auspicandone degli altri. Proprio sul ruolo delle istituzioni si è soffermato l’onorevole Fini, che ha sottolineato come leadership significhi sapere indicare una scala valoriale che riguardi il futuro e non soltanto analizzare e dividersi nel quotidiano dibattito politico.
Nell’incontro, moderato dalla giornalista Ester Mieli, i ragazzi hanno avuto opportunità di rivolgere domande al presidente della Camera: l’esule Dawood Yousefi, proveniente dall’Afghanistan ma residente in Italia da 4 anni e appartenente all’organizzazione Gente di Pace, ha chiesto a Fini di rendere più agevole la concessione della cittadinanza per i figli di stranieri nati in Italia; Maryam Turrini della Coreis ha ribadito il ruolo storico dell’Islam nella civiltà europea; Daniel Funaro, consigliere dell’Ugei, si è interrogato sul ruolo dei giovani e sul contributo che possono dare alla creazione di una nuova cultura politica, Angela Licciardi della Comunità di Sant’Egidio si è interrogata su come tradurre la solidarietà da principio guida per il singolo individuo a faro dell’agire politico.
Il presidente della Camera ha risposto affermando che il presupposto imprescindibile deve esser il rispetto della dignità della persona e che partendo da questo bisogna pretendere che per tutti le differenze di fede, provenienza e cultura, costituiscano un elemento di arricchimento e non di scontro. Secondo Fini le ideologie del ‘900 son accomunate proprio dal fatto di aver posto al centro della loro visione non l’uomo ma l’etnia nazionale o l’appartenenza di classe, portando a un esito disastroso.
Occorre quindi facilitare la concessione della cittadinanza per i ragazzi nati in Italia da genitori stranieri ma senza prescindere dal rispetto delle regole che costituiscono un punto di partenza e dovere per chi vive in Italia. Emarginare significa per il Presidente della Camera escludere e con ciò dare modo ai cattivi maestri di condurre i ragazzi verso l’estremismo.
Alla fine dell’incontro la soddisfazione dei ragazzi per le risposte ottenute e per la possibilità di dialogo con il Presidente della Camera era evidente e tutti auspicavano di poter presto tornare a incontrarsi.

Daniele Ascarelli