incapacità di scegliere…

I Chakhamìm, interpretando un verso della parashà di Ki Tissà, dicono che le conseguenze del vitello d’oro si ripercuotono su tutte le generazioni del popolo ebraico. Qualcuno recentemente mi ha chiesto perché quasi tutto il popolo venga punito per il vitello d’oro quando dalla parashà risulta che solo una piccola parte vi abbia partecipato. Possiamo trovare la risposta a quello che succede quando Moshè torna e si rivolge al popolo dicendogli: “Chi è con Dio venga verso di me”. A questo appello di Moshè risponde la tribù di Levì, ma non il resto del popolo. C’è quindi chi partecipa al vitello, c’è un piccolo gruppo che si oppone e c’è la grande massa del popolo che rimane a guardare senza scegliere, senza prendere posizione. Spesso non prendere posizione viene considerato un comportamento moderato e saggio, a volte però è l’incapacità di scegliere la cui conseguenza tragica si ripercuote su tutta la storia del popolo ebraico.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano