Qui Milano – Keren Hayesod 2010, creiamo insieme il nostro futuro
Nell’affascinante cornice di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa, si è aperta ieri sera la campagna di raccolta 2010 del Keren Hayesod. L’associazione fondata nel 1920 in seguito alla Dichiarazione Balfour durante il Congresso mondiale sionista, festeggia i suoi novant’anni di progetti per sostenere Israele e rafforzare i suoi legami con gli ebrei della diaspora.
Ospiti d’onore della serata, introdotta dal giornalista Paolo Del Debbio, sono stati Gideon Meir, ambasciatore di Israele in Italia dal 2006, Yossi Peled, ministro senza portafoglio del governo Nethanyahu e Avi Pazner, presidente mondiale del Keren Hayesod. Diversi rappresentanti delle istituzioni locali e oltre 600 membri della Comunità sono intervenuti all’iniziativa, che ha alternato momenti solenni e atmosfere festose.
Toccante è stato il racconto di Yossi Peled, che ha rievocato la sua storia personale, dalla prima infanzia in Belgio durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i genitori fuggiti dalla Polonia lo affidarono a una famiglia cristiana per salvarlo dalla deportazione, fino alla visita di pochi mesi fa in Germania, in veste di ministro e generale di uno stato ebraico “quando finalmente ho provato la sensazione che mio padre, ucciso nei campi di sterminio senza che io lo abbia mai conosciuto, fosse almeno un po’ orgoglioso di me”.
L’ambasciatore Gideon Meir ha sottolineato l’esigenza fondamentale di promuovere nel mondo un’immagine diversa di Israele, lanciando l’iniziativa di “Milano incontra Israele” per il prossimo autunno, una settimana di cultura israeliana nel capoluogo lombardo che fungerà da pilota per portare il progetto in tutte le città italiane.
Grandissimi gli applausi per Avi Pazner, che dopo 12 anni ha annunciato non si ricandiderà alla presidenza del Keren Hayesod, ringraziando Samy Blanga, presidente dell’associazione in Italia, e i suoi predecessori, per il grande lavoro svolto, perché “la comunità italiana, si è sempre distinta, anche nei momenti più difficili di questi anni, per il grande sostegno al Keren Hayesod e a Israele”.
Mentre sui maxi-schermi scorrevano le immagini legate ai numerosi progetti dell’organizzazione, in particolare rivolti ai giovani e agli olim hadashim (nuovi immigrati), in attesa del dessert, sono state distribuite ai partecipanti le fatidiche buste in cui sottoscrivere le donazioni. “Nonostante la crisi economica mondiale, nel 2009 il Keren Hayesod Italia è riuscita a raccogliere una cifra superiore a quella dell’anno precedente – ha ricordato Samy Blanga – Vi chiedo uno sforzo ancora maggiore, perché senza generosità non esiste identità ebraica, e il Keren Hayesod ha bisogno dell’aiuto di tutti per continuare a realizzare i sogni di Herzl e Ben Gurion”.
Rossella Tercatin