Qui Venezia – Progetto per salvare il cimitero del Lido

Conferenza stampa a Ca’Farsetti per la presentazione del piano di riordino e riqualificazione del cimitero ebraico del Lido, presenti all’incontro il presidente della Comunità Ebraica di Venezia, Vittorio Levis, Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, Emanuela Zucchetta della Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici di Venezia, il responsabile Veritas, Marino Bressan.
Negli ultimi trent’anni il cimitero è stato oggetto di interventi di recupero e valorizzazione con una schedatura informatizzata delle lapidi del cimitero antico e la ricollocazione di alcune di esse in un apposito lapidario nel cimitero moderno. Queste operazioni si sono potute realizzare grazie al contributo di enti pubblici quali il Comune di Venezia, la Regione Veneto e la Soprintendenza per i beni artistici e storici di Venezia e ad alcune fondazioni per la salvaguardia di Venezia.
Con il contributo straordinario erogato dal Comune, verrà infine portata a termine la prima fase del progetto che prevedeva l’abbattimento degli alberi morti e le operazioni di pulizia del sottobosco. Questi interventi hanno consentito di riportare alla luce le lapidi più antiche occultate e rese inaccessibili dalla fitta vegetazione.
Quello che però era partito come una messa in sicurezza del verde, in realtà si sta rivelando il punto di partenza per una riqualificazione di uno dei patrimoni storici ed artistici più importanti e a volte poco conosciuti, di Venezia. Un complesso unico, le cui prime attestazioni risalgono al 1389, che si contraddistingue per il fascino storico e romantico, che stregò scrittori quali Johann Wolfgang Goethe, Lord Byron, Alfred de Musset e Théophile Gautier.
“Un unicum tale – spiega Vittorio Levis – che non ha uguali in Europa. La dimostrazione di quanto l’ebraismo veneziano sia legato a filo doppio con la storia della Repubblica di Venezia. Attraverso le lapidi del cimitero ebraico del Lido viene tramandata l’arte, la letteratura, la simbologia religiosa e familiare, elementi che nei secoli hanno contraddistinto la Comunità Ebraica di Venezia”.
Dello stesso avviso il sindaco Massimo Cacciari che ha ribadito l’importanza del cimitero ebraico, parte della storia italiana e europea e testimonianza del rapporto tra l’ebraismo e le altre culture presenti in città: ”Una grande pagina della storia veneziana da rendere godibile ai veneziani e ai turisti. A Praga c’è una folla che visita il locale cimitero ebraico, ma quel sito non è paragonabile al nostro cimitero. Dobbiamo compiere un’operazione di promozione analoga a quella che è stata fatta per il Ghetto in cui il museo, la casa dell’Ospitalità, le sinagoghe sono viste oramai da decine di migliaia di persone. La bellezza, la cultura ebraica è qualcosa di assolutamente vivo in laguna, non è pura archeologia”.

Riguardo all’aspetto tecnico delle operazioni è intervenuto il responsabile Veritas, Marino Bressan che ha messo in luce le difficoltà sorte nella bonifica di quest’area che si estende per più di 35 mila metri quadrati. I due elementi di maggior problematicità sono stati l’inclemenza di 4 mesi di maltempo e la necessità di dover intervenire manualmente sulla potatura della vegetazione, affinché non venissero compromesse le parti monumentali. Anche in questi ultimi giorni le condizioni metereologiche hanno creato non pochi problemi con l’apertura di una breccia nel muro di cinta per la caduta di alcuni alberi.
In chiusura, Emanuela Zucchetta ha auspicato che gli interventi ora in atto sulla vegetazione siano propedeutici a un ulteriore interessamento relativo alla parte monumentale: “Centinaia di Lapidi – spiega Emanuela Zucchetta – che ora stanno riemergendo e che dovranno essere censite e catalogate, per rilevare anche il loro stato di conservazione. Un’indagine conoscitiva che potrebbe spingere i comitati privati a farsi avanti per il reperimento dei fondi”.

Michael Calimani